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Il Cammino del Benevento

LECCE CHIAMA, TARANTO RISPONDE ?

Lo stadio Tursi di Martina Franca
Lo stadio Tursi di Martina Franca

In queste ore impazza sui social network la rabbia dei tifosi beneventani per la decisione emessa dal Prefetto di Taranto di limitare la visione della partita Martina Franca-Benevento a soli 250 supporters sanniti.
L’ordinanza prefettizia suscita scalpore perchè fa seguito ad una serie incredibile di situazioni quantomeno anomale che lasciano effettivamente seri dubbi in ordine al rispetto delle regole ed al normale svolgimento del torneo del gruppo C della Lega Pro.
Personalmente non credo ad un complotto pro Lecce in danno del Benevento ma che ci sia l’intenzione di “giocare sporco” e di intralciare in tutti i modi il cammino della formazione sannita verso la promozione in Serie B non ho alcun dubbio.
Già una quindicina di giorni fa si parlava di una imperfetta agibilità del settore ospiti dello stadio “Tursi” di Martina Franca e le autorità locali dicevano che si sarebbero attivate per rimediare all’inconveniente.
Due giorni orsono, dopo un’altalena di voci contrastanti, il problema sembrava risolto e la dirigenza calcistica del Martina Franca, spinta evidentemente anche dall’allettante prospettiva di guadagno per l’arrivo in massa dei tifosi del Benevento, comunicava l’avvenuta regolarizzazione dell’impianto assicurando che, nella malaugurata ipotesi di mancata sicurezza del settore ospiti, avrebbe riservato ai sostenitori beneventani altri settori dello stadio.
E così, nel giro di poche ore, oltre mille tifosi hanno preso d’assalto le rivenditorie autorizzate per assicurarsi l’acquisto del biglietto di ingresso allo stadio.
Nel pomeriggio di ieri, però, il Prefetto di Taranto fà marcia indietro attraverso un’ordinanza che ha tutto il sapore di una beffa: il settore ospiti dello stadio non è agibile del tutto e può contenere solo 250 spettatori, ci sono motivi di ordine pubblico per la rivalità delle squadre, è vietata (sic!) la vendita dei biglietti a tutti coloro che sono residenti nella provincia di Benevento. In questo modo, c’è il diniego ad ospitare i tifosi beneventani negli altri settori originariamente riservati.  Come a dire, il Benevento non può (o non deve) avere supporters.
Ergo: gli oltre mille acquirenti del biglietto dovranno farsi rimborsare e le rivenditorie devono nuovamente procedere alla vendita di 250 nuovi biglietti.
Gli interrogativi che si pongono i tifosi beneventani sono molteplici: 1)- perchè non si è provveduto a tempo debito all’eliminazione dell’inconveniente ?: 2)- perchè si è dato dapprima l’ok. alla vendita dei biglietti e poi se ne è limitata la vendita a soli 250 ?; 3)- perchè si è data la disponibilità degli altri settori dello stadio e poi è stata negata ?: 4)- donde viene la convinzione della rivalità tra le squadre ?
Come non bastasse, sembra che l’arbitro designato a dirigere la partita sia nativo di Lecce, il designatore degli arbitri sia di Lecce, il prefetto di Taranto che ha disposto l’ordinanza contestata è nato in provincia di Lecce.
E’ normale tutto questo ? E’ giusto e ragionevole avere delle perplessità alla luce degli ultimi avvenimenti e pensare che ci sia qualcuno che sta tirando i fili per una manovra poco ortodossa ?
Stando alle voci, stamattina dovrebbe esserci un nuovo “summit” per una decisione definitiva sulla questione.
Intanto, i tifosi sanniti sono inviperiti e si corre il rischio di problemi di ordine pubblico qualora il Prefetto di Taranto insista nel suo proposito. E’ forse questo che si vuole per dare a chi di dovere l’opportunità di favorire uno schieramento sull’altro ?